ARSENE, UNA VOCE DALL'AFRICA canta e racconta



Suoni, voci e canti dell’Africa Nera.

Due artisti del Togo, piccolo stato dell’Africa centro occidentale: la voce del cantante togolese Arsene Duevi (anche bassista, chitarrista, direttore di coro e etnomusicologo: in Africa Occidentale ha condotto una minuziosa ricerca sui ritmi e canti locali ed è stato direttore del coro della Cattedrale di Lomè), le percussioni di Tetè Da Silveira (percussionista togolese suona e dirige un gigantesco gruppo di percussionisti del Togo), ma anche il grande pentolone di Trinidad di Tobago conosciuto come Steel Pan, il bouzuki greco e il cumbus turco suonati dal polistrumentista Roberto Zanisi.

All'antiruggine in collaborazione con Musicamorfosi www.musicaorfosi.it suoni insoliti, canzoni che parlano di pace, di tolleranza di impegno per migliorare le cose e che invitano a ascoltare la voce degli anziani del villaggio e ad aprire la mente e il cuore a voci e tradizioni di altre culture che possono arricchire anche la nostra vita di tutti i giorni.

Quello che un anziano vede stando seduto, un giovane non vede in piedi su un tavolo proverbio Ewè (Togo)


VENERDI' 17 DICEMBRE 2010 ore 21


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MARCO PAOLINI T4


Marco Paolini all'antiruggine per raccontare una storia, per cominciare a condividere in pubblico e con il pubblico, un racconto destinato al palcoscenico.

Marco Paolini T4

vite indegne di essere vissute

studio per un racconto

da un'idea di Giovanni De Martis e Mario Paolini

produzione Jolefilm

"Tra il ’39 e il ’41 nella Germania Nazista, prima di altri, vennero uccise decine di migliaia di tedeschi: erano bambini e persone adulte disabili o malati di mente, vite considerate “indegne di essere vissute”. Aktion T4, il nome più noto per una vicenda poco conosciuta e letteralmente insabbiata per decenni dopo la guerra, è la realizzazione, drammaticamente efficiente, di un progetto di eliminazione del “diverso” e dell’”inutile”. Progetto segreto e ideato da pochi, ma nei fatti realizzato sotto gli occhi di tutti, con una regia attenta a cogliere il consenso della classe medica e della popolazione, indotta a credere che fosse la cosa giusta.

Raccontare cosa accadde serve a comprendere come lo sterminio delle persone disabili e malate di mente non sia semplicemente derubricabile a nefandezza commessa da un regime, bensì il frutto di un processo che ancora oggi imbarazza e coinvolge tutti noi, perché fondato su uno strisciante silenzio. Ciò che lì accadde in modo così estremo iniziò prima, altrove, e continuò poi."


DOMENICA 12 DICEMBRE 2010 ore 18

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LUCCHESINI, GHIDONI, FARULLI, BRUNELLO per ROBERT SCHUMANN




La musica di Robert Schumann, dal gioioso e commovente Quartetto per pianoforte e archi, alle ultime note scritte prima di finire nell'ospedale psichiatrico dove il compositore passò gli ultimi due anni della sua vita. Andrea Lucchesini al pianoforte, Paolo Ghidoni al violino, Mario Brunello al violoncello e Antonello Farulli alla viola, quest'ultimo anche autore del testo che ci porterà dentro al girone dantesco che aveva inghiottito Robert. "La musica è ancora, il solo scandaglio che permette di entrare nella mente profonda dell’essere umano senza fare troppi danni. Schumann l’aveva capito, vi si era avventurato primo fra tutti con la delicatezza di cui solo lui era capace. Ne aveva tratto un atteggiamento di compassione e di profondo rispetto per l’essere umano. Schumann era uno che parlava poco e ascoltava molto."

All'antiruggine VENERDI' 10 DICEMBRE 2010 ore 21

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